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11 Marzo “Nebbiolo, i vigneti in alta quota della Valtellina e le Langhe”

 

Il Nebbiolo, un vino dal nome romantico, la cui derivazione richiama l’”annebbiamento” che la pruina, lascia sui grossi acini violacei o dalla sua vendemmia, che avviene in ottobre inoltrato, momento in cui i vigneti sono ricoperti nell’affascinante nebbia del nord. Questa sera confronteremo il Nebbiolo delle Langhe e il Chiavennasca Lombardo, diversi nomi, per uno stesso vitigno, che esprime la stessa regalità, ma con caratteristiche diverse.

Vitigno Piemontese per antonomasia, è sicuramente quello a bacca nera più pregiato ed elegante tra quelli italiani.

Nel 2014, i paesaggi viticoli delle Langhe sono stati dichiarati patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Come per i Climat della Borgogna, vengono riconosciute le profonde e antiche competenze, nel rapporto tra l’uomo e il suo ambiente. Riflettono un’associazione lentamente sviluppata, tra una vasta gamma di suoli, varietà di uva che sono spesso native e processi di vinificazione adatti. Offrono panorami di colline attentamente coltivate, seguendo antiche divisioni di terra punteggiate da edifici che danno struttura allo spazio visivo, borghi collinari, castelli, chiese romaniche, fattorie, cantine e magazzini per la distribuzione commerciale anche nelle piccole città. È qui, che conosceremo come tutte queste caratteristiche incidano sul vino e sulle sue proprietà.

 

La Valtellina è un territorio fragile, in cui il ruolo della viticoltura è determinante più che altrove nel mantenimento del paesaggio. È la prima zona pedemontana delle Alpi, che si affaccia in Lombardia. Cinque DOC riconosciute, in cui il Nebbiolo si relaziona con la montagna, i venti del lago, con suoli magri e il calore della roccia. Ma sono soprattutto le variazioni altimetriche del suolo, dai 300 ai 900 metri di quota, che permettono a uve di acquisire sfumature estremamente variegate.

Andremo a capire, come i viticoltori sfidano il terreno nel momento della raccolta, spesso con l’utilizzo di teleferiche o elicotteri, per la conformazione scoscesa e perpendicolare di determinati vigneti. Questa tecnica rende il Nebbiolo o come lo chiamano qui, “Chiavennasca” un vitigno di altissimo pregio, per la qualità, il costo della produzione, ma soprattutto per la passione dei viticoltori, che anche in condizioni estreme, permette l’espressività della natura, ai suoi più “alti” livelli!

Le caratteristiche organolettiche, rimangono ben presenti e marcate sia nelle denominazioni Piemontesi, sia in quelle Lombarde. Il colore rosso rubino scarico, la delicatezza dei profumi floreali e speziati e l’eleganza del tannino lo rendono il principe di questa serata.

Il Menù degustazione sarà composto da cinque vini, di cui uno a sorpresa, e cinque piatti corrispondenti.

*Due idee dal Menù* la cucina presenta, fonduta di toma piemontese DOP con crostini di pane scuro e olio leccino, e plin piemontesi con sugo di arrosto di maiale brado.

 Tutte le degustazioni de “I Lunedì di Magazzino Scipioni” si terranno nella sala privata, per 30 ospiti, con prenotazione. 20:30.

€ 40

 

Prenotazione allo 06 39745233 oppure info@magazzinoscipioni.it

Noi ce la mettiamo tutta per selezionare materie prime stagionali e aziende vinicole direttamente sul territorio, ma alcune referenze potrebbero cambiare secondo la reperibilità.