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“Nature et estuaire”

Chiudete gli occhi, e riapriteli su una vigna piccola quanto un’isola, l’Île de Margaux.
Per noi romani, è come immaginare di percorrere l’Isola Tiberina punteggiata di vitigni. Un piccolo capolavoro della natura, portato avanti dalla preziosa strategia di salvaguardia, voluta dal suo proprietario, Gerard Favarel.

L’Île de Margaux, è una delle isole dell’estuario della Gironda, situata sulla sua riva sinistra, dopo l’incontro con il fiume Dordogna, fa parte di un piccolo arcipelago, che ne prolunga l’estuario.

Un’isola che, dall’alto assume la forma di una foglia, contiene per volere del suo attuale proprietario, trecentosessantacinque alberi da frutto, uno diverso per ogni giorno dell’anno.
Le prime viti, sono state piantate nel XVIII secolo e nel 1855, durante classificazione delle aziende vitivinicole di Bordeaux, l‘Île de Margaux faceva parte della proprietà di Château Margaux, che si trova sulla terra ferma, di fronte all’isola.
Nel 1999, una rovinosa tempesta allagò l’isola, facendo pensare che tutto fosse andato perduto. Ma grazie all’intervento di Gérard Favarel, che lo acquistò nel 2001, il vigneto sopravvisse.
Tra i consolidamenti attuati per difendere l’isola da nuovi disastri ambientali, Gérard ha creato una diga naturale con centinaia di alberi da frutto che costeggiano la passeggiata tra i vigneti.

Dall’inizio del XXI secolo, L’Ile de Margaux è impegnata in un ambizioso sviluppo sostenibile dell’estuario, certificata biologica dal 2015, promuove l’agricoltura costiera basata sulla qualità ambientale. Beneficia di un microclima regolato e temperato dalla massa d’acqua di entrambi gli estuari della Garonna e della Gironda, e da una posizione che permette a molti venti favorevoli di prosciugare il vigneto dalla costante umidità dell’aria. Ma è anche esposta ai flussi alla marea, che occasionalmente allaga il vigneto che si trova a 1,5 metri sotto il livello del mare. La sua unica struttura idrogeologica, una graduale sedimentazione degli strati di argilla blu e sabbia, alternativamente idratata e drenata a seconda delle maree, fornisce una protezione permanente alle viti contro il calore, lo stress o l’eccesso di acqua.

L’isola è lunga circa un chilometro e larga trecento metri. Ha una superficie di circa venti ettari, di cui quattordici ettari coltivati a Merlot, Cabernet Sauvignon, Petit Verdot, Cabernet Franc, Malbec, con una densità da cinquemila a seimiladuecento viti per ettaro, a seconda della zona.
Dopo la raccolta manuale, la vinificazione avviene secondo i tradizionali metodi bordolesi. Affinati tra i dodici e i diciotto mesi in botti di rovere, con un terzo di botti nuove e due terzi di botti, di uno e due anni.

Il 25 novembre, Scopriamo questo terroir unico, attraverso una verticale che ci farà riscoprire un vino eroicamente recuperato dal suo proprietario, per amore della storia di un vigneto che evoca sogno e consistenza.

Il Menù

Crema di patate profumata ai funghi porcini
Gnocco di zucca con fonduta di toma
Capocollo cotto a bassa temperatura
Crostino di pan brioche del gastronomo e ciauscolo senza conservanti
Formaggio a latte vaccino di malga

€ 50

Vitigni rari e famosissimi insieme a produttori visionari e tradizionali daranno vita, attraverso i loro vini e la presentazione dei nostri sommelier, ad un melting pot di passione e conoscenza.
Cinque vini e cinque accompagnamenti che si fondono per portarvi nelle cantine dei nostri vignaioli, nell’intimità della nostra sala privata!

Tutte le degustazioni de “I Lunedì di Magazzino Scipioni” si terranno nella sala privata, alle ore 20:30, per 30 ospiti, nei nostri tavoli sociali, con prenotazione allo 06 39745233, via mail a info@magazzinoscipioni.it.